martedì 8 marzo 2011

Accade davvero


Il fatto:

Martedì 1 marzo 2011 ore 19.00 – Canale 5, trasmissione “Chi vuol essere milionario”.

Il Presentatore Gerry Scotti ad un concorrente legge per un valore di 1.500 euro, la seguente domanda (una di quelle facilitate per rompere il ghiaccio):

Chi elegge il Presidente della Repubblica Italiana?

a) Il Consiglio dei Ministri;

b) Il Senato;

c) Il Presidente del Consiglio;

d) Il Parlamento.

Il concorrente entra in palese difficoltà e ritenendo la cosa “una roba per anziani”, ritiene che sia eletto dai senatori.

Il presentatore, anche se organo neutrale per istituzione televisiva, insinua il dubbio e consiglia di usare uno dei tre aiuti a disposizione.

Il concorrente accetta il suggerimento e siccome ritiene la domanda di carattere nazional-popolare decide di ricorre all’aiuto del pubblico presente in sala.

Il pubblico interpellato si divide in un verdetto paritario, infatti, metà ritengono che Presidente della Repubblica sia eletto dal parlamento e l’altra metà, dai senatori.

A questo punto il concorrente obbligato a decidere, sceglie di fidarsi di quella metà di pubblico che ha indicato i soli senatori e ovviamente sbaglia perché il Capo dello Stato è eletto dal parlamento in seduta comune, ed è eliminato dal gioco.

Le considerazioni:

Un volta qualcuno disse: “Qui o si fa l’Italia o si muore” e qualcun altro disse ancora: “Abbiamo fatto l’Italia, ora facciamo gli italiani” e adesso, a 150 anni dall’unità d’Italia ed a 63 anni dall’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana, mi domando: come dobbiamo reagire quando in un programma televisivo assistiamo a questo incredibile sfoggio d’ignoranza, o meglio con chi dobbiamo incazzarci? Forse con Garibaldi? O con Enrico De Nicola che firmò la nostra Costituzione? Oppure con il nostro sistema scolastico, o la nostra società usa e getta, o con i nostri governanti che hanno permesso degli attacchi d’ignoranza di tale proporzione, oppure con questo o con quello. Io me la prendo solo con i curatori del programma di Gerry Scotti che si sono permessi di fare una domanda così stupida a scapito dello spettacolo, quando il nostro concorrente e tutto il pubblico in sala avrebbe potuto applicarsi e dare soddisfazioni con qualche bella domanda di gossip magari su chi ha il culo più a mandolino fra la Belen o la Canalis?

Volevo commentare il fatto, ma mi mancano le parole, o meglio, mi viene da dire solo Povera Italia ed ho la voglia di prendermela con tutti.

Ivo Tiberio Ginevra

1 commento:

  1. Accadde davvero.
    Ero commissario alla maturità, in Francavilla a mare (non rirdo l'anno esatto, ma erano gli anni ottanta). Il candidato stava affrontando faticosamente un colloquio in lingua francese. Il presidente di commissione per aiutare il candidato in difficoltà chiede in italiano se sapesse almeno il nome del presidente della repubblica francese in quel momento. La domanda produce panico al candidato ed è visibilmente in imbarazzo. Il presidente della commissione si rende conto di avere osato troppo e allora per correre ai ripari chiede chi fosse il presidente della repubblica in carica in Italia. Il candidato è come interdetto, la domanda lo ha proprio spiazzato. Interviene il docente membro interno della commissione che cerca disperatamente di lanciare un salvagente al candidato: "ma almeno ti ricordi il nome di un presidente della Repubblica italiano, uno qualsiasi?"
    Il silenzio del candidato fu assoluto. Il membro interno cercava di suggerire la lettera P..
    Ma il candidato non capiva. Poi lo stesso membro interno della scuola sbotta: "Ma come, Pertini, Pertini, almeno Pertini...".
    Fu bocciato. La nostra commissione fu molto severa. Mi ricordo che come commissario di ragioneria potei confermare che non sapeva nulla nella mia materia. Ma forse altri sono stati promossi e forse hanno fatto anche una luminosa carriera.

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