martedì 8 marzo 2011

Qui si fanno miracoli


Qui si fanno miracoli era la scritta pubblicitaria esposta da una bottega palermitana specializzata nel dipingere ex-voto.

Il devoto si recava alla bottega, raccontava l’episodio, il pittore prendeva qualche appunto o direttamente faceva uno schizzo sulla latta e pattuiva il prezzo. Il pittore poi completava il disegno con una certa libertà, attendendosi ai criteri generali ed allo stile pittorico della propria bottega.

Atto di devozione e di gratitudine personale, l’ex-voto dipinto, oltre che per sciogliere un’obbligazione, viene offerto come esigenza di comunicazione per affermare la potenza miracolosa della Madonna, che si venera nel Santuario della Madonna della Milicia, ed in questo modo la gratitudine personale diventa comunitaria.

Gli ex-voto del Santuario a pochi chilometri da Palermo, legati al culto della Madonna della Milicia, sono stati accuratamente restaurati e raccolti in un Museo.

I pezzi sono circa quattrocento, esposti in uno spazio che li mostra in successione temporale, come una processione di eventi drammatici umani che soltanto l’intervento della Madonna ha trasformato in eventi meravigliosi.

La collezione costituisce una fotografia pittorica della vita, usi, costumi e credenze della società palermitana dal 1842 ad oggi.

Quest’arte massicciamente diffusa a livello popolare, si divide anche per aree geografiche, aventi alla base la natura economica.

Si usava la latta, perché il poco costo del materiale facilmente reperibile e riciclato, si ricavava dalle scatole di sardine che i droghieri vendevano al dettaglio.

Molti sono i temi sviluppati nella collezione. Alcuni ex-voto richiamano episodi della storia siciliana, l’impresa dei Mille, le rivolte di contadini, la battaglia di Dogali, ma sono le malattie, gli interventi chirurgici, gli incidenti sul lavoro, ed i salvataggi miracolosi dei pescatori sorpresi dalle tempeste, che fanno la parte rilevante negli ex-voto.

Caratteristica degli ex-voto dipinti è che essi non venivano firmati: il pittore con questo gesto di umiltà, partecipava all’atto di devozione del miracolato.

A completare la formalizzazione pittorica c’è sempre la rappresentazione in alto a destra della Madonna della Milicia , di S. Francesco in ginocchio nell’atto di adorarla e quasi sempre la sigla “V.F.G.A.” che significa “Votum Fecit Gratiam Accepit” (voto fatto per grazia avuta).

Con profonda convinzione l’Amministrazione Provinciale di Palermo ha voluto promuovere e sostenere la pubblicazione di un volume sugli ex-voto del Santuario della Madonna della Milicia, a pochi chilometri da Palermo, in una elegante e raffinata veste grafica, interamente a colori ed in carta patinata.

Autore del volume è padre Giuseppe Bucaro, che ha condotto i suoi studi e le sue ricerche sugli ex-voto, riuscendo a dare all’opera un alto valore culturale e storico che unisce gli aspetti fondamentali del rigore dell’analisi storica e dei simboli della fede assunta a devozione con illuminante valore scientifico.

Ivo Ginevra e alcuni brani trascritti dal libro di padre Giuseppe Bucaro

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