sabato 21 agosto 2010

Paradise for all

ALESSIO ROMANO

FAZI EDITORE

Recensione di Ivo Ginevra

La frase: “Uno scrittore dilettante inizia a scrivere quando è in crisi. Uno vero smette” pag. 36

Alessio Romano è indubbiamente un autore dai tratti geniali.
Mi ha costretto a rileggere il suo Paradise for all subito dopo averlo finito, e proprio per questo ne voglio parlare.
Innanzitutto gli si deve dar atto che il mix fra realtà e finzione è perfettamente riuscito.
La scuola di scrittura Holden con i suoi insegnanti da un lato (Veronesi, Baricco ecc.), la bella Elena, Filippo, il protagonista Matteo, con gli altri personaggi di pura finzione dall’altro, convivono talmente bene da far sembrare tutti esistenti o del tutto inventati.
Non a caso i migliori personaggi descritti sono uno reale (Veronesi), uno immaginario (Elena), ed uno a mezzo fra realtà e finzione, cioè lo stesso Romano scrittore del romanzo e protagonista della storia col nome di Matteo, ma c’è anche “Alessio il pescarese e anche lui scrive abbastanza bene”.
Questa era una sfida di gran lunga limitativa e Alessio Romano l’ha vinta senza replica alcuna.
Altra bella cosa di questo romanzo è il linguaggio diretto, ironico, incalzante, originale, divertente e soprattutto attuale, senza goticità, retorica o esercizi stilistici, inoltre qualche colpo di scena disseminato ad arte mantiene costantemente sveglia l’attenzione del lettore.
I tratti psicologici descrittivi dei protagonisti sono brevi, intensi, disponibili all’elaborazione mentale e chi legge li vede muovere conoscendo appieno le loro debolezze o qualità intellettive.
Queste 172 pagine sono un concentrato di una storia, maledetta, con droga, sesso, occulto, amicizia, potere, pazzia, bugie, violenza, amore e morte pervase da un intensa passione per la scrittura dei protagonisti di fantasia, di realtà e dello stesso Alessio Romano.

Un grande esordio questo Paradise for all.

Ivo Ginevra

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