martedì 14 febbraio 2012

LA SORTE



Francesco Zaffuto
Commedia in due atti

recensione di Ivo Tiberio Ginevra

La sorte è un riuscito esempio di come si coniugano in una commedia, il realismo e la metafisica fino al punto di rendere tutti i personaggi astratti e vivi al tempo stesso. Il suo messaggio, velato da ironia, proposto, infatti, sotto la forma della commedia, è drammaticamente attuale e mette in primo piano la tragedia della giustizia e del potere, proponendoci con una semplice trama, la commistione malata fra politica e magistratura, con il logico mancato rispetto dei diritti e della dignità umana.

Per raccontarci questo, l’autore sceglie uno stile semplice, addirittura essenziale, dove neanche una parola è messa a caso, dove la morale è sconfitta da un personaggio grossolano, ma potente, con chiari riferimenti al nostro ex capo del governo (Berlusconi) e ad altro ancora più ex di lui (Craxi). In questa commedia si vive il degrado dell’etica, anzi la sua stessa morte.
 
La sorte è un’eccellente opera teatrale di pubblica denunzia, sotto forma allegorica, tanto cara a Pirandello e Rosso di San Secondo, quest’ultimo compaesano del nostro Francesco Zaffuto, chiaro segno che la nostra terra continua a produrre pregevoli frutti letterari.

L'opera è integralmente fruibile in rete al link http://groviglidiparole.blogspot.com/2011/10/la-sorte.html


Nessun commento:

Posta un commento